dal 4/10/2025 - al 24/10/2025
inaugurazione 4 ottobre 2025 dalle 18.00 alle 21.00
in occasione della 21 giornata del contemporaneo – amaci
dal martedì al venerdì ore 16.30 – 19.00 (su appuntamento 333 9652 149, chiuso sabato e festivi)
“Ai margini, si balla e si canta, si mangia e si dorme, si vive anche, a volte, persino di più.” È da questo vivere sommerso che BANLIEUE prende corpo: un contro-racconto che esplora le periferie come luoghi, quotidiani e resistenti. Con l’obiettivo di documentare territori periferici marginali, sviluppando una narrazione intima, lontana dalle retoriche mediatiche che frequentemente riducono la complessità delle periferie a stereotipi e cronaca sensazionalistica, nel tentativo di ridefinire lo sguardo sulla periferia non come un non luogo, ma come spazio quotidiano. Il lavoro si articola in tre anni di ricerca sul campo (2021-2024). Iniziata durante la pandemia da Covid-19 nelle vie dei quartieri di estrema periferia sud-est della città di Roma, la ricerca si dirama in atti, ciascuno dedicato a una diversa periferia urbana del mediterraneo, connesse geopoliticamente tra loro.
Questi luoghi restituiscono uno sguardo condiviso, segnato da una coesione identitaria e da somiglianze strutturali.
- BANLIEUE – ACT 1: Periferia di Roma-Sud Est (2021-2023)
- BANLIEUE – ACT 2: Napoli, periferia di Afragola e Caivano(2023-2024)
- BANLIEUE – ACT 3: Marsiglia Periferia Nord (2023-2024)
Ogni atto rappresenta un frammento autonomo ma connesso agli altri, parte di un’unica riflessione visiva sul vivere in periferia come esperienza concreta.
Roma 2021-2023
(Menzione d’onore –Analog landscape International Photography Award NY 2023- Per la foto Lockdown di Primavera 2020) – (Perimetro Roma Award 2023 per la Serie completa)
Il Nucleo su Roma nasce durante la pandemia da Covid-19 nei silenziosi giorni d’inverno, tra le strade della periferia sud-est della città dove sono cresciuto. In analisi vengono presi i principali quartieri tra il V e VI municipio, quindi le zone di Torre Maura, Tor Bella Monaca, Quarticciolo e Tor Pignattara si fanno oggetto cardine della ricerca. Il progetto vede un primissimo sviluppo ancora analogico, la narrazione è lenta e piuttosto sospesa oscillando tra un concettualismo astratto e un’indagine visiva che privilegia la materialità della pellicola.
Napoli Afragola 2023-2024
(International expositions Latino film festival 2024- Finalista Mp on stage Recontres d’Arles 2024)
Il lavoro svolto ad Afragola e Caivano, nasce dalla collaborazione con i missionari dell’Ordine del Punto Cuore, presenti nei territori più fragili del mondo con attività religiose e interventi sociali concreti. Nel settembre 2023, Afragola e Caivano finiscono al centro dell’attenzione mediatica dopo un grave fatto di cronaca, trasformandosi per settimane in un set assediato da troupe televisive. Banlieue si oppone a questa narrazione d’assalto, scegliendo invece di documentare ciò che accade quando i riflettori si spengono. Racconta del dopo scuola di Giulia, di Andrea e Simone nei giochi del cortile, del centro Alphacenter tolto alle macerie di uno spazio prima relegato all’abbandono e alla criminalità, divenuto oggi un luogo di rifugio e di possibilità.
Marsiglia 2023-2024
(Borsa Cultures Moves Europe 2024)
Il lavoro svolto nella periferia di Marsiglia nasce dall’incontro con la comunità locale e dalla guida del fotografo Franco Zecchin, in un contesto urbano segnato da fragilità strutturali e sociali.
Marsiglia, denominata la periferia d’Europa, convive con una narrazione fatta di allarmi e statistiche, che la distanziano dal resto della Francia in cui non si riconosce. Il progetto a Marsiglia prende forma documentando i volti e le attività quotidiane, dei cittadini che la abitano, luoghi di aggregazione creati dal basso. Grazie a realtà come Studio Meridional, La Photo Sensible e L’Aprem, che ogni giorno costruiscono alternative possibili, trasformando spazi marginali in luoghi di relazione, cultura e resistenza. Nel terzo atto, Banlieue si concentra infine sul rapporto tra spazio ed individuo, documentando le molteplici strutture abbandonate in seguito all’elezione a capitale europea che ha coercitivamente alterato il volto della città portuale più influente d’Europa.
BIOGRAFIA
Mattia Sagnimeni (Roma, 1997) è un fotografo e artista visivo nato e cresciuto nella periferia sud- est della capitale. Dopo la laurea in Grafica e Fotografia presso l’Accademia di Belle Arti di Roma, ha proseguito gli studi con una laurea magistrale in Storia dell’Arte all’Università di Tor Vergata. Tra il 2022 e il 2024 ha vissuto a Parigi, dove ha lavorato come fotografo documentando le proteste legate alla riforma delle pensioni, collaborando con realtà espositive quali: Galerie Les Métamorphoses, Jcs Modern Art Gallery, Ferrante Ferranti Gallery studio. Attualmente vive tra Roma e Parigi, dove porta avanti la propria ricerca artistica ed espositiva.
Nel biennio 2022–2023 è stato attivo presso il Musée des Arts Décoratifs, all’interno del complesso del Musée du Louvre. Con la fotografia Lockdown di primavera 2020, ha ricevuto una menzione d’onore nella categoria giovani scoperta dell’anno – Paesaggio analogico agli International Photography Award 2023. Nel giugno 2023, la serie BANLIEUE è stata pubblicata dalla rivista internazionale PERIMETRO, rappresentando Roma ai PERIMETRO ROMA AWARDS 2023, e successivamente edita da Psicografici Editore (aprile 2024). A giugno 2024 è stato finalista al premio MP On Stage del festival Rencontres d’Arles. Nell’agosto dello stesso anno, con il supporto del fotografo Franco Zecchin, ha lavorato a Marsiglia per indagare le periferie del nord della città, parallelamente alla pratica artistica, è anche docente d’arte.